Secondo la DUKE University, la medicina integrata è un approccio terapeutico che pone il soggetto al centro, affronta l’intera gamma di dinamiche fisiche, emotive, mentali, sociali, spirituali e ambientali che influiscono sulla salute di una persona. Utilizza gli interventi più appropriati per aiutare le persone a ritrovare e mantenere la salute ottimale.

Questa definizione è molto importante in quanto ci fa considerare come la medicina integrata debba essere una “azione antropocentrica”.  L’oggetto dunque non sono le singole integrazioni dei vari approcci in medicine convenzionali e non, ma la scelta dello strumento e degli strumenti utili in quel soggetto in quello spazio-tempo.

Nell’impostare un percorso di medicina integrata deve essere definito un percorso comune che ci faccia comprendere quale è la situazione di quell’individuo, le sue necessità, e quindi di conseguenza l’utilizzo delle tecniche più appropriate per la cura, secondo “indicazioni e limiti specifici di ogni approccio”.

In un percorso di medicina integrata il soggetto e l’operatore sono partner nel processo di guarigione: tutti i fattori che influenzano il benessere e la malattia devono essere presi in considerazione, compresi corpo mente spirito e comunità. La cura è personalizzata per affrontare al meglio condizioni, bisogni e circostanze uniche per quell’individuo in quel momento. I praticanti di medicina integrata ne esemplificano i principi e sono operatori che si impegnano nell’auto esplorazione e nell’auto sviluppo.

Quindi fare un corso di medicina integrata significa fare un percorso personale di consapevolezza e di conoscenza di cosa sia l’individuo e come si manifesta in questo mondo: “l’approccio informazionale e dei significati” è quello che maggiormente aiuta a scegliere gli interventi più appropriati.

Secondo Renè Bourdiol, nell’approccio all’individuo si deve considerare sempre l’origine embriologica. L’uomo si sviluppa secondo sette stadi e alla nascita possiamo dire che è Trino e costituito da “tre sistemi originari principiali” che si scambiano informazioni: ovvero i tre tessuti embriologici, Ectoderma Mesoderma Endoderma. Ciascuno con le sue preferenze comunicative, ed in perenne connessione in quello che potremmo chiamare “metamero embriologico”.

L’originalità del percorso proposta in Aifromm® si sviluppa con una integrazione che tenga conto delle capacità informazionali intriseche in ogni approccio (medicina manuale, riflessologie, omeopatia ..) evidenziando l’utilità di mezzi terapeutici e diagnostici coerenti con la situazione spazio-tempo di “quel soggetto in quel momento”.

Ma il tutto non sarebbe completo se non si tenesse conto dell’aspetto energetico e spirituale dell’individuo: il limite del soprannaturale, dell’esoterico e del religioso è sempre più in là con descrizioni e dimostrazioni scientifiche. L’utilizzo dei trattamenti cromofrequenziali secondo la cromodiagnosi di Bourdiol apre il cammino verso un trattamento energetico basato su manifestazioni fisiologiche cliniche evidenti.

 Il percorso si concluderà con una sintesi e correlazione tra medicina antroposofica, energetica e trattamenti frequenziali e con le onde di forma risuonanti su campi informazionali non fisici ma eterici e spirituali.

Un percorso di medicina integrata che porti l’operatore a percepire il continuum del soggetto dal corpo allo spirito, che sappia scegliere i mezzi più adatti per dare sollievo al prossimo, con un metodo che sia ripetibile e applicabile senza alcuna posizione antitetica rispetto a qualsiasi approccio. Che sia di supporto al terapeuta nella sua crescita cognitiva e spirituale.

Un percorso esclusivo Aifromm®!